Che aria tira nelle scuole italiane?
Due settimane prima della riapertura delle scuole, a settembre 2021 docenti e bidelli si sarebbero dovuti sottoporre al test sierologico, o per lo meno questa era l'indicazione che il Comitato tecnico scientifico aveva dato al Governo, sottolineando la necessità di uno screening preliminare su tutto il personale scolastico come norma di sicurezza per il contenimento del contagio da Covid19. Ma in classe, professori e studenti che situazione si sono trovati? Che livello di sicurezza ambientale assicura la scuola italiana?
A seguito del ritorno sui banchi, siamo molto preoccupati dei risultati della ricerca “Il Cambiamento è nell’aria" promosso dalla Libera Università di Bolzano - con la collaborazione di ricercatori e dottorandi dello IUAV di Venezia e delle Università di Trento e Padova - e da Agorà, azienda impegnata nella formazione sulla sostenibilità, applicata all’edilizia. Con il coinvolgimento attivo degli studenti del triennio dell’Istituto d’Istruzione Superiore Margherita Hack di Morlupo, in provincia di Roma.
Dalla ricerca emerge che la qualità dell’aria in classe non è sufficientemente garantita, con scarsa ventilazione e una eccessiva concentrazione di anidride carbonica. I dati del progetto sono stati ripresi e dibattuti sui media, generalisti e di settore. Il Progetto di ricerca, avviato a luglio 2019 - prima dell’emergenza sanitaria - e concluso a giugno 2020, assume oggi nel post CoViD-19 una rilevanza e una attualità tutta particolare. La ricerca fotografa infatti una situazione in gran parte antecedente alla crisi sanitaria legata al coronavirus. Cosa accadrà a breve quando oltre 8 milioni di studenti ritorneranno tra i banchi di 41.000 sedi scolastiche (statali e paritarie), insieme a più di 800 mila insegnanti?
La qualità dell’aria nelle scuole è stata oggetto di documenti ministeriali almeno dal 2013, Anno europeo dell’Aria. L’Ispra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, pubblica periodicamente aggiornamenti di dati e analisi sull’argomento. Ma quest’anno finalmente il tema diventa prioritario nell’agenda politica nazionale. L’Italia è stata fra i pochi Paesi a non riaprire del tutto le scuole dopo l’emergenza Covid, proprio perché l’ambiente scolastico è ritenuto strategicamente sensibile per il contenimento della diffusione del virus. Ci si aspetta quindi che la salubrità dell’ambiente scolastico sarà un “sorvegliato speciale”, non solo al primo campanello d’inizio per la ripresa delle lezioni.
Riapertura scuole e qualità dell’aria: un nodo cruciale.
Un appello al Comitato tecnico scientifico che si sta occupando delle norme per consentire la riapertura delle scuole italiane in sicurezza contro il pericolo della diffusione del contagio da coronavirus: lo ha lanciato, già alcuni mesi fa, la Sima, Società italiana della medicina ambientale, sottolineando l’estrema necessità di tener conto soprattutto della qualità dell’aria nelle aule scolastiche.
“Se consideriamo la CO2 come indicatore - dichiara la Sima in un documento pubblicato in collaborazione con l’Unesco già prima della recente emergenza sanitaria - ogni bambino fino a 10 anni emette da seduto circa 14 litri di CO2 all'ora contro i 27 litri dei teenager”. E in epoca Covid il problema dell’aria viziata in classe, noto da tempo, assume un’importanza ancora più rilevante. Per questo motivo, per la Sima gli investimenti della scuola non dovrebbero concentrarsi solo sui nuovi banchi ma anche, e con particolare attenzione, sui sistemi di sanificazione dell’aria indoor.
E la qualità dell’aria dovrebbe essere al centro anche delle strategie per il trasporto urbano in questo delicato periodo Covid: la ripresa delle lezioni rischia di avere infatti un impatto negativo sull’inquinamento atmosferico. Da un’indagine riportata dal Corriere della Sera, un alunno su tre cambierà mezzo di trasporto per arrivare a scuola e il 50% del campione di genitori intervistati dichiara che rinuncerà al mezzo pubblico scegliendo invece l’auto privata.
Un dato preoccupante non solo alla luce dell’ipotesi di una connessione fra inquinamento atmosferico e sviluppo dei sintomi più gravi del Covid19, ancora al vaglio di diversi studi scientifici, ma anche e soprattutto in considerazione del recente rapporto dell’Agenzia europea per l’ambiente: in un solo anno l’inquinamento ambientale causa, direttamente o indirettamente, 630 mila decessi nei soli paesi dell’Unione europea.
Sanificazione scuole e istituti scolastici
Qualunque genitore protettivo nei confronti dei loro figli, al giorno d’oggi, desidera che possano studiare in una scuola igienicamente sicura e priva da potenziali rischi di contaminazioni virali. La presenta di molte persone, presenti in questi istituti, fanno sì che il virus si manifesti più precocemente, ed è per questo motivo che deve essere assolutamente annientato.
A seguito dell’emergenza da Covid-19, è stata presa una misura molto importante per prevenire la diffusione del contagio negli istituti scolastici, i quali (Asili e Scuole Pubbliche). La sanificazione scuole è una vera e propria “pulizia straordinaria” in grado di abbattere qualsiasi carica vitale presente nell’ambiente e inattivare il virus. Le sanificazioni con ozono periodici, trattasi di istituti scolastici, garantisce ai propri figli, e noi, la massima sicurezza nonché un ambiente disinfettato e privo di virus nel tempo. Ma allo stesso tempo non garantisce la sanificazione quotidiana delle aule e delle zone comuni. Per questa ragione è fondamentale, assieme alla sanificazione periodica dell’Ozono, anche una sanificazione quotidiana sia continua, con Sanificatori Aria che possono essere utilizzati in presenza senza recare danno alle persone, ma che sanificano svariati metri cubi di aria l’ora, sia con una sanificazione notturna con Lampade UV-C che possano occuparsi delle superfice una volta liberati i banchi dagli alunni ( questo tipo di sanificazione UVC non puo essere fatta in presenza).
Quando si parla di sanificazione nelle scuole e Covid-19 si tocca un argomento attualissimo, perché con l’avvento della crisi sanitaria la nostra vita è cambiata a 360 gradi.
Per motivi di sicurezza non sono solo cambiate le nostre abitudini quotidiane, ma anche quelle lavorative in tantissimi settori, in particolare in quello delle formazione e dell’educazione, perché sono stati aggiornati i protocolli per la pulizia e la sanificazione dei locali scolastici.
Se già prima la pulizia di classi e plessi scolastici era di fondamentale importanza, ora diventa essenziale per la salute delle persone sapere come gestire le pulizie scolastiche, rispettando tutta la normativa vigente in materia.
La sanificazione nelle scuole è diventato un fattore fondamentale per tutelare la salute di alunni, docenti e personale scolastico, non basta una sanificazione periodica ma serve una sanificazione costante.
Covid-19: cosa cambia in fatto di pulizie della scuola, protocollo e norme di sanificazione
Sanificazione nelle scuole e Covid-19 sono due temi che ormai legati l’uno all’altro, che a loro volta interessano diversi aspetti di chi opera in un istituto scolastico: possibili contagi, DAD, organizzazione delle classi in presenza, ecc. Una situazione di certo non semplice, che va di pari passo con l’evoluzione della pandemia.
È più che giusto provare a tenere delle lezioni in presenza negli istituti scolastici quando la diminuzione ciclica dei contagi lo permette, perché è un tipo di formazione che è insostituibile per gli alunni, in particolare per i bambini, per cui l’ambiente scolastico deve essere mantenuto pulito e igienizzato a dovere.
Per permettere l’apertura delle classi ai dirigenti scolastici sono state fornite delle direttive chiare e stringenti, per poter mettere in pratica una corretta gestione delle attività di pulizia, disinfezione e sanificazione a scuola.
L’obiettivo, del resto, è sempre il medesimo: cercare di bloccare l’avanzata non solo del contagio da Covid-19, ma anche di altre possibili malattie. La scuola deve essere un ambiente sano e pulito in qualsiasi caso, al di là della crisi pandemica.
Per questo motivo sarà necessario fare riferimento a quelle che sono le nuove indicazioni INAIL contenute nel documento “Gestione delle operazioni di pulizia, disinfezione e sanificazione nelle scuole. Istruzioni per l’uso” che, grazie alla supervisione dell’ISS e del Ministero della Salute, fornisce una guida chiara a chi si trova a dover gestire degli istituti scolastici.
Al di là della pandemia ogni istituto scolastico deve essere sempre tenuto igienizzato e sanificato
Potrebbe accadere di dover gestire delle situazioni di emergenza a scuola come, ad esempio, la presenza di positivi o di classi in isolamento. Cosa fare in questi casi? I protocolli e le norme sono cambiate, per cui è necessario avere sempre ben chiaro tutto il quadro, in modo da non commettere errori e non mettere a repentaglio la salute di docenti, alunni e personale scolastico.
La guida dell’INAIL “Gestione delle operazioni di pulizia, disinfezione e sanificazione nelle strutture scolastiche” è, quindi, il faro che si deve seguire in questo periodo.
Si tratta di un documento ben approfondito, che fornisce un valido sostegno per docenti e personale ATA, ovvero per coloro che si trovano a fare i conti con quello che è il mondo scolastico, verso il quale si deve prestare un’attenzione in più.
Si tratta, del resto, della base perfetta per pianificare tutte quelle che sono le specifiche attività di pulizia, disinfezione e sanificazione nelle scuole, anche se a questo punto c’è da fare un distinguo, perché alcune indicazioni sono obbligatorie, mentre altre sono solo dei suggerimenti e consigli.
In molti casi la Sanificazione dell’aria non viene presa in considerazione perchè prevalentemente ci soffermiamo sulla disinfezione e sanificazioni delle superfici senza però pensare che si sanificasse per prima l’Aria si ridurrebbe anche drasticamente il proliferare di Virus e batteri sulle superfici.
Per questo diventa fondamentale una sanificazione quotidiana con Sanificatori Aria che possono essere utilizzati in presenza senza recare danno alle persone, ma che sanificano fino al 99.9% svariati metri cubi di aria l’ora, in base alle dimensioni del prodotto specifico.
La nuova normativa per la sanificazione nelle scuole uniforma i comportamenti e le strategie da mettere in atto per arginare il numero crescente di contagi a causa del Coronavirus
Ad ogni modo il Dirigente scolastico ha la possibilità di fissare delle regole, di dare compiti e attribuire delle responsabilità per permettere che tutto quello che viene richiesto sia rispettato.
Nella guida INAIL si parte con una parte generale che spiega per filo e per segno quelli che sono i dispositivi di protezione individuale, quelli che sono i dispositivi medici e i detergenti e disinfettanti che devono essere utilizzati.
Nella seconda parte del documento, invece, si passa a parlare in maniera più specifica e approfondita di quelle che sono le procedure di pulizia e sanificazione: queste sono suddivise per ambienti e ciò significa che non solo dovranno essere utilizzati dei materiali diversi, ma che si dovranno anche seguire delle indicazioni in merito alle tempistiche e alla frequenza.
In tutto questo iter potranno essere coinvolti ditte esterne, collaboratori scolastici e finanche gli alunni e i docenti.
Inoltre restano fondamentali una sanificazione quotidiana sia continua, con Sanificatori Aria che possono essere utilizzati in presenza senza recare danno alle persone, ma che sanificano svariati metri cubi di aria l’ora, sia con una sanificazione notturna con Lampade UV-C che possano occuparsi delle superfice una volta liberati i banchi dagli alunni ( questo tipo di sanificazione UVC non puo essere fatta in presenza).
Alla base di questa nuova normativa c’è l’esigenza di andare a uniformare i comportamenti in caso di emergenza in un ambiente come quello scolastico in cui la pulizia e l’igiene erano al primo posto, anche nel periodo precedente.
Protocolli e norme di Sanificazione inerenti il Covid-19
Entrando nel vivo di quelli che sono i protocolli e le norme di sanificazione inerenti il Covid-19 si devono mettere in luce una serie di indicazioni decisamente molto chiare, che quindi devono essere seguite alla lettera.
Le attività di pulizia e disinfezione vengono, quindi, descritte in maniera dettagliata. Il primo consiglio è quello di prestare attenzione alle zone utilizzate da tante persone. Qui sarà necessario effettuare una pulizia più profonda così da minimizzare il rischio di diffusione di Batteri, allergeni, polveri, virus.
A una efficace pulizia si deve inoltre affiancare una disinfezione perfetta così che tutte le attività, anche quelle straordinarie, possano essere svolte in sicurezza.
Inoltre restano fondamentali una sanificazione quotidiana sia continua, con Sanificatori Aria che possono essere utilizzati in presenza senza recare danno alle persone, ma che sanificano svariati metri cubi di aria l’ora, sia con una sanificazione notturna con Lampade UV-C che possano occuparsi delle superfice una volta liberati i banchi dagli alunni ( questo tipo di sanificazione UVC non puo essere fatta in presenza).
Le zone utilizzate da tante persone sono quelle a cui va prestata più attenzione durante la sanificazione
Sarà necessario, quindi, avere un corretto protocollo delle operazioni di pulizia, sanificazione e igienizzazione. In questo si deve tenere sempre presente che spesso a farlo sono ditte esterne ed è per questo motivo che è importante avere un protocollo univoco, nel quale vengono previste anche azioni di controllo delle operazioni effettuate.
Il consiglio in questi casi è di registrare qualsiasi operazione, annotando le date, le azioni compiute, i controlli e così via, in modo da non perdere traccia di quanto fatto giorno dopo giorno.
Questo registro viene caldamente consigliato nel documento INAIL di cui discutiamo, poiché serve per tenere tutto sotto controllo, monitorando la situazione a scuola in modo costante e approfondito.
Il protocollo prevede di segnalare la frequenza dei cicli di pulizia e di indicare anche le criticità che si possono incontrare, sia in presenza che in assenza di studenti, docenti e personale. Deve essere segnalato anche l’orario delle pulizie e, soprattutto, quelle che sono le tecnologie utilizzate.
A tal proposito si consiglia, ad esempio, di utilizzare degli strumenti e delle procedure tali da non permettere il sollevamento del pulviscolo, perché ciò smuoverebbe quello che giace depositato su superfici e pavimento. Ecco, quindi, che ogni scuola dovrebbe prediligere la pulizia con aspirapolveri dotati di filtri ad alta efficienza.
In questo modo si riduce anche la possibilità di rilasciare degli allergeni nell’aria, minimizzando la possibilità di provocare allergie, asma o altri problemi respiratori.
Ancora piu’ importante e’ una sanificazione quotidiana con Sanificatori Aria che possono essere utilizzati in presenza senza recare danno alle persone, ma che sanificano svariati metri cubi di aria l’ora. E permettono di Eliminare fino al 99.9% di Virus e Batteri in presenza e senza rischio.
Per quel che concerne gli interventi di disinfestazione, che puntano a eliminare parassiti o ratti, si consiglia di procedere nei periodi di assenza di docenti, alunni e personale così da lavorare meglio e senza rischi per la loro salute.
La guida INAL tratta di interventi per la sicurezza sanitaria e la sanificazione a scuola che non riguardano solo il personale ATA, ma anche docenti e studenti.
La sorveglianza sanitaria nelle scuole
Quello della sorveglianza sanitaria nelle scuole relativa al Covid-19 è un argomento che vale la pena approfondire in maniera specifica, per chi si avvale di alcune figure specifiche che è bene conoscere.
Una di queste è il medico competente, che ricopre un ruolo cruciale in realtà da sempre, ma che in questa fase pandemica diventa ancora più centrale. Il suo compito è quello di supportare il dirigente scolastico in tutte quelle che sono le misure per il contenimento della diffusione del virus, che devono essere obbligatoriamente messe a punto in ambito scolastico.
Tutti gli strumenti di sorveglianza sanitaria sono ora indispensabili per cercare di mettere a punto quelle che sono le misure di contenimento, al fine soprattutto di salvaguardare i dipendenti fragili e più esposti al rischio.
Cambia in questo momento storico anche quello che è il significato del concetto di fragilità, per cui è bene soffermarsi si questo punto per fare un po’ di chiarezza: rientrano nella descrizione di “soggetti fragili” coloro che si trovano in situazioni di fragilità, di età maggiore di 55 anni.
In poche parole si tratta delle persone più rischio di contagio da Covid-19 e alle sue conseguenze. Sono queste le persone che devono essere maggiormente tutelate e sorvegliate.
Inoltre restano fondamentali una sanificazione quotidiana sia continua, con Sanificatori Aria che possono essere utilizzati in presenza senza recare danno alle persone, ma che sanificano svariati metri cubi di aria l’ora, sia con una sanificazione notturna con Lampade UV-C che possano occuparsi delle superfice una volta liberati i banchi dagli alunni ( questo tipo di sanificazione UVC non puo essere fatta in presenza).
Il prossimo Consiglio sarà online il 27 aprile